Fondimpresa, Fornarcom, For.te, FBA, Fondir e Fondirgenti, sei dei più grandi fondi interprofessionali, nel 2018 stanzieranno un budget di circa 500 milioni di euro per la formazione dei dipendenti delle aziende aderenti, questo il dato che si evince dall’articolo del Sole 24 ore pubblicato in data 13 giugno 2018 dal titolo “Formazione con welfare e industria 4.0”.
Le esigenze espresse dalle parti sociali sul territorio trovano una rappresentazione in avvisi tematici che guardano all’attualità del mondo del lavoro, comprese le politiche attive e il welfare aziendale.
Innovazione tecnologica, ambiente e competitività sono al centro dei tre avvisi attualmente aperti da Fondimpresa, il più grande dei fondi paritetici che conta 187mila aziende e quasi 4,5 milioni di lavoratori del comparto industriale, con un budget stimato per attività formative sul 2018 di 265 milioni di euro di cui quasi 100 milioni di euro per la partecipazione ad avvisi (bandi di sistema):
- 10 milioni riguardano la formazione a sostegno delle nuove tecnologie di prodotto e di processo.
- 72 milioni di euro per la competitività delle imprese: qualificazione dei processi e dei prodotti, innovazione dell’organizzazione, commercio elettronico, contratti di rete e internazionalizzazione
- 15 milioni di euro per la formazione legata alla salvaguardia dell’ambiente e del territorio.
Fonarcom, fondo di riferimento dei lavoratori del terziario, artigianato, delle Pmi, con 165mila aziende iscritte e oltre un milione di lavoratori interessati secondo per dimensioni a livello nazionale, propone avvisi dedicati alla presentazione di piani formativi per i lavoratori che rientrano nel circuito attivo del lavoro e quelli che finanziano interventi formativi in materia di welfare.
For.Te. fondo impegnato principalmente nel settore commercio, turismo, servizi, logistica, spedizioni e trasporto, che coinvolge 126mila aziende e 1,2 milioni di lavoratori, ha predisposto due avvisi speciali destinati uno all’innovazione tecnologica, di prodotto e di processo nelle aziende e, l’altro, al settore socio-sanitario.
Focalizzato invece su banche e assicurazioni è il Fondo Fba (854 aziende e oltre 363mila lavoratori), che quest’anno dovrebbe assegnare oltre 60 milioni, anche per le imprese più piccole, alle quali è riservato un avviso di 10 milioni che rimarrà aperto fino al 31 dicembre.
Per quanto riguarda la formazione dei dirigenti, i due fondi principali rimangono Fondirigenti e Fondir. Il primo, che ha una platea di 14mila aziende e 78mila dirigenti, ha centrato la tematica degli avvisi sulle competenze per Industria 4.0 con oltre 54 milioni di euro nel biennio 2016/2017. Per il 2018 sono previsti 22 milioni di euro di finanziamenti ai piani formativi. Tra gli altri, ci sono investimenti sul trasferimento di esperienze e buone pratiche dalle grandi aziende alle piccole e medie imprese e sul reverse mentoring, per avvicinare i giovani alla professione manageriale attraverso la promozione di occasioni di scambio di competenze con i dirigenti. Pronto a mettere a disposizione 12 milioni a partire da luglio è Fondir (fondo a cui sono iscritte 6mila imprese con 30mila dirigenti), il quale finanza la formazione continua per i manager di aziende del settore commercio, servizi e turismo.
Al fine di poter beneficiare delle risorse messe a disposizione, le aziende non ancora aderenti ad alcun fondo interprofessionale possono decidere sin da subito di aderire liberamente, attraverso l’invio dell’uniemens, al fondo che preferiscono, senza alcuna spesa aggiuntiva. Solo così potranno usufruire delle risorse messe a disposizione per la formazione dei dipendenti!!!