Le nuove regole sono contenute in un decreto dei ministeri dello Sviluppo Economico e dell’Economia di prossima pubblicazione, che prevede una riforma del Fondo di Garanzia PMI, pensata anche per favorire le operazioni finalizzate agli investimenti.
Le nuove regole prevedono un sistema di rating che modula la copertura garantita dal Fondo a seconda del grado di rischiosità dell’operazione: più risorse per le operazioni ad alto rischio, meno per quelle considerate più sicure.
La logica in base alla quale si tende a favorire gli investimenti in azienda, rispetto ad altre tipologie di operazioni, viene sottolineata dalla scelta di partire, nel 2017, con la garanzia prevista per l’accesso alla Nuova Sabatini, che prevede finanziamenti agevolati per l’acquisto di macchinari (potenziata dalla Legge di Stabilità 2017 anche con novità sugli investimenti in innovazione digitale delle PMI). Dal 2018, la riforma sarà pienamente a regime.
La concessione e l’entità del finanziamento dipendono anche dalla durata dell’operazione, con copertura più alta man mano che si allunga il periodo.
Vengono privilegiati gli investimenti in innovazione (Sabatini, PMI e startup innovative), e altre forme di prestito come il microcredito o i finanziamenti di importo ridotto.
Novità:
Prima che il Fondo di Garanzia rilasci garanzie dirette alle banche o controgaranzie ai Confidi per consentire alle imprese di ottenere migliori condizioni di finanziamento, le aziende verranno valutate secondo 5 classi di merito creditizio:
- Sicurezza
- Solvibilità
- Vulnerabilità
- Pericolosità
- Rischiosità