È stato presentato ieri in Commissione bilancio nel corso dell’esame della manovra, un emendamento al ddl bilancio 2019 che finanzia la proroga di un anno del credito di imposta per la “formazione 4.0”, misura che consente un risparmio fiscale per le aziende che investono nella formazione dei lavoratori sui temi dell’Impresa 4.0. Vengono stanziati 250 milioni di euro per il 2020. Il bonus consiste in un credito di imposta per le spese di formazione sia interna che esterna del personale dipendente nelle materie aventi a oggetto le tecnologie rilevanti per il processo di trasformazione tecnologica e digitale delle imprese previsto dal “Piano Nazionale Impresa 4.0”, cosiddette “tecnologie abilitanti”.
Il bonus è rimodulato in rapporto alla dimensione dell’azienda:
- del 50% per le piccole imprese, con spesa massima annuale di 300mila euro;
- del 40% nei confronti delle medie aziende con lo stesso limite annuale di 300mila euro;
- del 30% nel limite massimo di spese annuali di 200mila euro per le grandi imprese.
Il credito d’imposta precedente per il 2018 era fissato al 40% delle spese relative al personale dipendente impegnato nelle attività di formazione ammissibili, nel limite massimo di 300.000 euro per ciascun beneficiario, pattuite attraverso contratti collettivi aziendali o territoriali, e riguardava anche le eventuali spese relative al personale dipendente che partecipi in veste di docente o tutor alle attività di formazione ammissibili, nel limite del 30% della retribuzione complessiva annua spettante al dipendente.