In ordine al Voucher Innovation Manager, vanno segnalate alcune questioni da considerare.
- Rispetto del Regolamento “de minimis” (Reg. UE 14047/2013) in relazione al totale degli aiuti ricevuti a questo titolo dalla PMI.
Il rispetto del limite “de minimis” richiede che nell’arco di tre esercizi (con riferimento al periodo di imposta) l’impresa richiedente il voucher non abbia superato il massimale di aiuti ricevuti, tra quelli sottoposti al Regolamento.
Il massimale è pari a:
- 200 mila euro per le imprese in generale;
- 100 mila euro per le imprese di trasporti;
- 30 mila euro per le imprese del settore della pesca;
- 20 mila per le imprese del settore della produzione primaria di prodotti agricoli;
- 500 mila per le imprese che forniscono servizi di interesse economico generale.
Nel modulo della domanda del voucher Innovation Manager sarà quindi necessario esplicitare la tipologia di aiuto e la data di assegnazione (indicando tutti gli aiuti pubblici ottenuti negli ultimi tre esercizi da parte di Autorità nazionali, regionali o locali, a prescindere dalla forma dell’aiuto, e a qualsiasi titolo acquisiti dall’impresa e rientranti nel regime de minimis).
- Concetto di Impresa unica: nel calcolo del massimale di aiuti de minimis bisognerà considerare non solo l’impresa che richiede l’agevolazione, ma anche le altre imprese ad essa “collegate” (secondo i parametri comunitari).
In specie, si definisce “impresa unica” l’insieme di quelle imprese tra le quali esiste almeno una delle relazioni seguenti:
- Un’impresa detiene la maggioranza dei diritti di voto degli azionisti o soci di un’altra impresa;
- Un’impresa ha il diritto di nominare o revocare la maggioranza dei membri del consiglio di amministrazione, direzione o sorveglianza di un’altra impresa;
- Un’impresa ha il diritto di esercitare un’influenza dominante su un’altra impresa in virtù di un contratto concluso con quest’ultima o in virtù di una clausola dello statuto di quest’ultima;
- Un’impresa azionista o socia di un’altra impresa controlla da sola, in virtù di un accordo stipulato con altri azionisti o soci dell’altra impresa, la maggioranza dei diritti di voto degli azionisti o soci di quest’ultima.
- I tre esercizi da considerare per il calcolo dei contributi in de minimis: il rimando al corrente esercizio finanziario e ai due precedenti non deve intendersi come un riferimento a 36 mesi solari antecedenti alla presentazione della domanda; bensì al periodo di imposta attuale ea quelli precedenti.
Ai fini del calcolo, inoltre, non vale il momento di fruizione dei benefici de minimis accordati, ma quelli di loro effettiva concessione.
- Altre questioni:
- Accesso dei professionisti alle agevolazioni: i liberi professionisti possono accedere alle agevolazioni solo qualora svolgano la propria attività in forma di impresa e siano iscritti al relativo registro.
- Cumulo con altre misure: il divieto di cumulo agisce solo qualora le misure di aiuto siano inquadrabili come Aiuti di Stato. Pertanto, il voucher risulta fruibile insieme a tutte le misure di carattere generale, tra cui il credito di imposta per attività di ricerca e sviluppo;
- Imposta di bollo: i soggetti che presentano la domanda devono assolvere l’obbligo relativo all’imposta di bollo provvedendo ad annullare una marca da bollo di importo pari a 16 euro e riportando il numero identificativo della stessa nell’apposita sezione del modulo di domanda.
La marca da bollo dovrà essere conservata in originale presso la propria sede per eventuali e successivi controlli.