La Legge di Bilancio 2019 conferma l’iperammortamento per un ulteriore anno.
La percentuale di maggiorazione del costo dei beni ad alto contenuto digitale sarà pari al 170% per gli investimenti fino a 2,5 milioni di euro (a modifica del precedente 150%) ed andrà gradualmente a calare per quelli di importo superiore (100% per investimenti da 2,5 a 10 milioni di euro e 50% per investimenti da 10 a 20 milioni di euro), fino a non esser riconosciuta nel caso di investimento sopra i 20 milioni di euro.
E’ evidente come l’aumento di percentuale di maggiorazione per il primo scaglione di investimenti spinge le imprese di minori dimensioni ad investire in beni Industria 4.0. Nessuna modifica è stata prevista per le categorie di beni agevolabili (elencati nell’Allegato A della Legge di Bilancio 2017).
L’iperammortamento scatta a seguito dell’interconnessione dei beni al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura, ovvero è necessario che il bene:
- Scambi informazioni con sistemi interni e/o esterni per mezzo di un collegamento basato su specifiche documentate, disponibili pubblicamente e internazionalmente riconosciute;
- Sia identificato univocamente, garantendo la sicurezza dei dati.
La legge di Bilancio 2019 non proroga il superammortamento per i beni materiali tradizionali la cui maggiorazione, quindi, è terminata il 31 dicembre 2018.
La legge di Bilancio conferma altresì la proroga del superammortamento per gli investimenti in beni immateriali funzionali alla trasformazione tecnologica secondo il modello Industria 4.0 (elencati nell’Allegato B della Legge di Bilancio 2017): in particolare la maggiorazione spetta nella misura del 40% alle imprese che usufruiscono dell’iperammortamento con riferimento agli investimenti effettuati entro il 31.12.2019. Restano invariati gli adempimenti per usufruire dell’iperammortamento e del superammortamento per i beni immateriali.