Oltre 177 milioni di euro è la dote prevista per il piano straordinario di promozione 2018 del made in Italy, da suddividere in programmi speciali per Usa, Cina, Canada e Russia e contenente piani ad hoc per Paesi ritenuti mercati maturi dell’Unione europea e dell’Asia.
Così prevede un decreto interministeriale, redatto dal ministero dello sviluppo economico ed emanato con il concerto dei ministeri delle politiche agricole e degli esteri, già registrato alla Corte dei conti e di prossima pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Ad anticiparlo è il quotidiano economico ItaliaOggi.
Il provvedimento mira all’avvio della fase di strutturazione delle iniziative promozionali di internazionalizzazione delle imprese italiane, previste dal piano per il 2018.
L’obiettivo è di consentire alle imprese del Made in Italy di cogliere le opportunità e le potenzialità offerte dai piani di export.
Paesi focus per le missioni (di sistema, di follow up, G2G e B2B settoriali). Dai 75 mercati che compongono il 98% dell’export italiano, si è arrivati a un target di 15 paesi prioritari. Su di essi saranno attivate
- missioni di sistema: Emirati Arabi Uniti (e Paesi del Golfo), Indonesia, Messico;
- missioni di follow up: Brasile, India;
- missioni G2G (o energia/infrastrutture): Cina (progetto speciale «Belt road Initiative»), Iran, Russia;
- missioni B2B (elettronica, moda Ict) settoriali: Albania (infrastrutture, elettronica, elettrotecnica, oil&gas), Algeria (meccanica, elettronica, elettrotecnica), Giappone (cross-industry), Kenya (infrastrutture), Marocco (infrastrutture, automotive, Ict, meccanica, elettronica, elettrotecnica), Polonia (meccanica, moda e F&B, Ict, infrastrutture, elettronica ed elettrotecnica), Tunisia (edilizia, healthcare, Ict, automotive, F&B, elettronica ed elettrotecnica).
Il piano 2018 rafforzerà ulteriormente gli accordi con alcune importanti catene commerciali operanti nei principali mercati esteri, con lo scopo di inserire a scaffale i marchi made in Italy, soprattutto quelli appartenenti ad aziende non ancora presenti e di medio-piccole dimensioni. Il piano finanzierà anche misure per potenziare gli strumenti di digitalizzazione delle aziende, favorire l’accesso a piattaforme digitali, promuovere l’e-commerce quale nuovo canale di penetrazione commerciale e consentire alle pmi di superare i propri limiti dimensionali e di localizzazione.