Con provvedimento del 21 dicembre 2018 l’agenzia delle Entrate, allineandosi alle indicazioni fornite dal Garante della Privacy, ha previsto che non ci sarà alcuna memorizzazione dei dati delle fatture (eccetto quelli strettamente rilevanti ai fini fiscali) se non c’è un esplicito consenso da parte del contribuente: l’e-fattura verrà memorizzata, resa consultabile e scaricabile solo fino all’avvenuto recapito al destinatario (per questo servizio l’Agenzia delle entrate opera come responsabile del trattamento dei dati personali in nome e per conto dei titolari).
I contribuenti possono aderire al servizio di memorizzazione delle fatture mediante apposita funzionalità che verrà resa disponibile nell’area riservata del sito web dell’Agenzia delle entrate a decorrere dal 3 maggio 2019. Si segnala che se il consumatore finale non aderisce al servizio si troverà, di fatto, a non poter consultare alcuna fattura elettronica ricevuta.
Fino al 3 maggio 2019 si prevede una disciplina transitoria: l’agenzia procederà alla memorizzazione temporanea dei file delle fatture elettroniche e le renderà disponibili in consultazione, su richiesta, al cedente/prestatore, al cessionario/committente ed agli intermediari da questi delegati.
I dati fattura rilevanti ai fini fiscali verranno raccolti ed archiviati in una banca dati dedicata e trattati dall’Agenzia delle Entrate per le attività istituzionali.
Tali dati saranno conservati dall’agenzia delle entrate fino al 31.12 dell’ottavo anno successivo a quello di presentazione della dichiarazione di riferimento.