Con la risposta di interpello n. 52/2018 l’Agenzia delle Entrate chiarisce che il regime Patent Box non è applicabile a software disponibili su piattaforma in cloud in quanto non sono classificabili come attività di sviluppo mantenimento o accrescimento con prerogativa autoriale.
Nella prerogativa autoriale non rientrano infatti attività di formazione del personale, help desk di secondo livello, supporto telefonico, canone periodico per l’utilizzo software applicativi in cloud fornite dal proprietario del software in quanto contestualmente non:
- possono essere svolte in esclusiva dal proprietario del diritto;
- accrescono il valore economico del software;
- sono finalizzati alla realizzazione di una funzione nuova rispetto al bene principale e originale rispetto agli standard del settore, giuridicamente tutelabile;
- siano il frutto di un intervento unico nel suo genere non riconducibile a funzioni già presenti nel software stesso.
Il canone di utilizzo del servizio in web cloud non può rientrare tra i ricavi agevolabili in patent box se incluso nel canone di concessione software e non può rappresentare attività finalizzate allo sviluppo, mantenimento o aumento del valore dello stesso software.