Il report OCSE sullo stato di attuazione del progetto BEPS (Base Erosion and Profit Shifting) sottolinea che l’Italia, unitamente ad altri Paesi membri come Turchia e Francia, non ha ancora variato il regime del Patent Box in modo da renderlo completamente compatibile alle linee guida pubblicate dall’Organizzazione internazionale.
Dall’OCSE sono infatti arrivate nuove critiche all’agevolazione sui redditi derivanti da alcuni beni immateriali, rilevando delle problematiche relativamente al periodo transitorio.
Il Patent Box, si ricorda, è un regime opzionale di tassazione agevolata per i redditi derivanti dall’utilizzo di software protetto da copyright, brevetti industriali, marchi d’impresa, disegni e modelli, processi, formule e informazioni relativi ad esperienze acquisite nel campo industriale, commerciale o scientifico giuridicamente tutelabili con lo scopo di incentivare gli investimenti in attività di ricerca e sviluppo.
In particolare, l’Italia è stata richiamata alle agevolazioni per i marchi e relativamente alle istanze trasmesse all’Agenzia delle Entrate dal 1° luglio 2016 al 31 dicembre 2016, dichiarandole di fatto incompatibili. Per queste posizioni l’OCSE permette la possibilità di conservare i benefici previsti dal Patent Box fino al 30 Giugno 2021.
L’OCSE non ha ritenuto sufficiente l’intervento normativo del nostro Paese che ha cancellato i marchi dal Patent Box a decorrere dal 1° gennaio 2017, ribadendo che le proprie linee guida prevedevano un termine al 30 giugno 2016.
Tuttavia è stato ammesso il “grandfathering” fino alla data del 30 giugno 2021.
Con il termine “grandfathering” il Decreto Ministeriale del 28 novembre 2017 intende la clausola che regola il periodo durante il quale è possibile conservare i benefici derivanti dall’opzione di Patent box per i marchi esercitata nei primi due periodi d’imposta successivi a quello in corso al 31 dicembre 2014. In tali casi, l’opzione dura per 5 periodi d’imposta ovvero fino al 30 giugno 2021 e non è rinnovabile.
Il Decreto Ministeriale di revisione del regime di Patent box del 28 novembre 2017 prevede che
l’esercizio dell’opzione avviene, a decorrere dal terzo periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2014, in dichiarazione dei redditi e decorre dal periodo d’imposta al quale la medesima dichiarazione si riferisce.
L’ulteriore notizia positiva che emerge dal report è che il know-how, che il D.L. 24 aprile 2017 n. 50 aveva continuato a ritenere agevolabile per le grandi imprese, non è in contrasto con le linee guida OCSE e potrà pertanto rimanere tra i beni immateriali agevolabili.