Dando seguito alla propria Comunicazione “Il futuro dell’alimentazione e dell’agricoltura” [COM(2017)713], pubblicata il 29 novembre 2017, lo scorso 1° giugno la Commissione europea ha presentato le proposte legislative per la riforma della Politica Agricola Comune valida per il periodo 2021-2027, 365 miliardi di euro è il budget della PAC post 2020 proposto dalla Commissione europea.
Si tratta nello specifico della Proposta COM (2018) 392 final di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio recante norme sul sostegno ai piani strategici che gli Stati membri devono redigere nell’ambito della politica agricola comune (piani strategici della PAC).
Questi piani vengono finanziati dal Fondo europeo agricolo di garanzia (FEAGA) e dal Fondo
europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR).
La Politica Agricola Comune (PAC) rappresenta l’insieme delle regole che l’Unione europea, fin dalla sua nascita, ha inteso darsi riconoscendo la centralità del comparto agricolo per uno sviluppo equo e stabile dei Paesi membri.
La riforma mira a supportare gli agricoltori, beneficiari degli aiuti, attraverso il finanziamento di servizi di consulenza aziendali per incentivare la digitalizzazione, la ricerca e l’innovazione. Sono finanziabili dalla UE le consulenze rese da esperti informatici e di gestione aziendale, agronomi, dottori commercialisti e ingegneri.
Infine, le consulenze devono essere in grado di aiutare gli agricoltori e gli altri beneficiari del sostegno PAC ad acquisire informazioni tecnologiche e scientifiche anche in materia di clima e ambiente.
La Politica Agricola Comune- PAC 2021-2027 favorirà in particolare la transizione digitale in agricoltura, incoraggiando la digitalizzazione della vita rurale in azienda e nelle comunità, spingendo gli Stati membri a usare big data e le nuove tecnologie di controllo e monitoraggio e inserendo nei Piani strategici elementi in grado di promuovere lo sviluppo delle tecnologie digitali. Le consulenze finanziate potranno coprire anche gli aspetti economici, ambientali, sociali e fornire informazioni scientifiche e tecnologiche aggiornate, sviluppate mediante la ricerca e l’innovazione.
La Commissione ha individuato, quali priorità principali della PAC post-2020, maggiori azioni in materia di ambiente e di azione per il clima, un sostegno più mirato e un maggiore ricorso al nesso ricerca-innovazione-consulenza. Per migliorare i risultati della PAC, la Commissione ha, inoltre, proposto un nuovo modello di attuazione (NMA) per spostare l’attenzione delle politiche dalla conformità ai risultati e riequilibrare le responsabilità tra l’UE e gli Stati membri con una maggiore sussidiarietà.
Di seguito gli obiettivi tematici per la PAC post 2020:
- sostegno ai redditi agricoli, alla resilienza del settore e alla sicurezza alimentare;
- orientamento al mercato e competitività, mediante investimenti in ricerca, tecnologia e digitalizzazione,
- rafforzamento della posizione degli agricoltori nella catena del valore,
- contributo al contrasto dei cambiamenti climatici e alla transizione energetica,
- sviluppo sostenibile e gestione efficiente delle risorse naturali,
- contributo alla protezione della biodiversità, degli habitat e dei paesaggi,
- attrazione di giovani agricoltori e sostegno all’attività imprenditoriale nelle aree rurali,
- promozione dell’occupazione, della crescita, dell’inclusione sociale e dello sviluppo locale,
- contributo dell’agricoltura alle sfide sociali collegate ad alimentazione, salute e benessere animale.
Il nuovo modello si prefigge di conseguire meglio gli obiettivi dell’UE ricorrendo a una programmazione strategica, ampi interventi strategici e indicatori comuni di efficacia dell’attuazione, migliorando in questo modo la coerenza delle politiche di tutta la futura PAC e la compatibilità con gli altri obiettivi dell’UE.
Il Parlamento europeo ed il Consiglio sono ora chiamati a valutare, sulla base della procedura legislativa ordinaria, gli schemi di regolamento per la loro successiva approvazione entro il 2019, in modo da permettere l’entrata in vigore della nuova politica a partire dal 2021.