In occasione dell’Assemblea annuale Confindustria ha anche presentato il volume “Il coraggio del futuro: Italia 2030-2050”
Uno dei capitoli più importanti è dedicato a proposte di miglioramento del piano Transizione 4.0, che il Governo si propone di potenziare e stabilizzare sfruttando le risorse del Recovery Fund.
In particolare, Confindustria ritiene necessario potenziare tale piano, attraverso tre principali azioni:
- stabilizzazione degli incentivi per almeno un triennio;
- immediata fruibilità del credito d’imposta per le imprese, introducendo il meccanismo dello sconto in fattura e della cedibilità del credito d’imposta al sistema finanziario. Si tratta di una modifica sostanziale, che consentirebbe alle imprese di poter acquistare macchine e tecnologie 4.0 con uno sconto diretto sulla fattura (pari al valore del credito d’imposta), traslando il credito verso l’erario sul sistema bancario, per superare i problemi di liquidità;
- innalzamento delle aliquote in particolare per quel che riguarda gli investimenti in ricerca sviluppo ed innovazione e i progetti Industria 4.0 ed economia circolare (fino al 25% innalzabile al 50% per start up e PMI innovative), ed eliminare il tetto massimo agevolabile.
Per l’Associazione Industriale è inoltre fondamentale potenziare le politiche già avviate per la digitalizzazione, in particolare sui seguenti aspetti.
- sviluppo di investimenti in tecnologie digitali;
- forte sostegno alla ricerca, all’innovazione e al trasferimento tecnologico;
- formazione a tutti i livelli.
L’Europa si sta muovendo in questa direzione, ponendo la digitalizzazione al centro delle politiche economiche e dei programmi di supporto, affinché l’Italia possa partecipare a queste dinamiche è pertanto fondamentale potenziare le politiche già in essere per la digitalizzazione volte a supportare la trasformazione in chiave 4.0 delle imprese.