Con l’interpello n.58 del 02/11/2018 l’Agenzia delle Entrate punta a chiarire ulteriormente il calcolo della media degli investimenti relativa al periodo 2012-2014 al fine di calcolare l’investimento incrementale di un’azienda che svolge attività di Ricerca & Sviluppo.
Premesso che la misura agevolativa ritiene meritevoli di credito di imposta gli EFFETTIVI investimenti INCREMENTALI sostenuti in attività di Ricerca e sviluppo, è necessario quindi confrontare la massa degli investimenti effettuati negli anni 2012-2014 (ai fini del calcolo della media del triennio) e la massa di investimenti effettuati nell’anno in cui si intende richiedere il beneficio.
Questo confronto deve essere svolto “a prescindere dalla circostanza che le spese sostenute nei periodi della media e quelle sostenute nel periodo in cui si intende beneficiare dell’agevolazione appartengano a categorie diverse tra quelle ammesse al credito di imposta”.
Questo significa che per il calcolo della media del triennio è fondamentale considerare tutti gli investimenti sostenuti per attività di Ricerca & Sviluppo a prescindere dalle differenti configurazioni delle attività effettuate (interne, commissionate a soggetti residenti o su commissione di soggetti esteri), nel periodo per il quale si calcola il beneficio.
In particolare, ai fini del principio di omogeneità e facendo riferimento alla circolare 13/E 2017 al paragrafo 2.2, in caso di soggetti che svolgano attività di ricerca anche per committenti non residenti, si ritiene necessario calcolare il proprio credito d’imposta sulla base dell’eccedenza della “media eventualmente rideterminata al fine di tenere conto dei costi sostenuti per le commesse estere nel triennio (o nel minor tempo) di riferimento.”
In conclusione, la media storica deve essere conteggiata considerando complessivamente tutti i costi ammissibili sostenuti nel periodo 2012-2014, comprendendo, come nel caso preso in esame dall’interpello 58/E, anche gli investimenti relativi alla ricerca commissionata da soggetti non residenti.