Al via i controlli del MISE sulle dichiarazioni sostitutive di atto notorio presentate dalle imprese al fine dell’erogazione del bonus. È il decreto direttoriale del 10 gennaio 2019 a disporre le regole e l’avvio della fase di verifica in merito al possesso dei requisiti.
L’ente preposto ad eseguire le verifiche inerenti alla veridicità delle dichiarazioni rese su un campione di operazioni, è la Direzione Generale per gli incentivi alle imprese del Ministero per lo sviluppo economico (DGIAI).
I controlli del Ministero saranno effettuati in due diverse fasi: prima e dopo l’erogazione del bonus per la digitalizzazione. L’esito negativo della procedura di verifica sarà notificato all’interessato dalla Direzione Generale per gli incentivi del MISE, assieme al provvedimento di sanzione conseguentemente adottato.
I criteri per l’individuazione delle imprese destinatarie dei controlli saranno basati sulle seguenti variabili:
- area geografica (tutte le regioni oggetto di agevolazione);
- dimensione finanziaria del progetto (inferiore a euro 10.000,00, pari o superiore a euro 10.000,00);
- particolari tipologie di progetti quali, ad esempio:
– progetti con importo complessivo delle spese rendicontate superiore all’importo complessivo dell’imponibile dei titoli di spesa oggetto di rendicontazione;
– progetti con una significativa variazione in diminuzione delle spese rendicontate rispetto a quelle indicate nella domanda di prenotazione del Voucher, ovvero con mancata o parziale realizzazione di spese per uno o più ambiti di attività indicati dall’impresa beneficiaria nella stessa istanza di prenotazione.
I primi ad essere destinatari delle verifiche saranno le imprese che hanno presentato domanda nei primi due mesi dall’apertura dello sportello.
I controlli verranno effettuati anche con riguardo alla:
- completezza e correttezza della documentazione presentata a corredo della richiesta di erogazione;
- effettiva acquisizione dei beni ovvero dei servizi oggetto del Voucher nel rispetto delle condizioni per la fruizione dell’agevolazione concessa;
- mantenimento, a seguito dell’erogazione del Voucher, dei requisiti richiesti dalla normativa di attuazione dell’intervento.
Accertamenti che il MISE effettuerà anche consultando i dati estratti dal Registro delle Imprese, nonché attraverso consultazione del Registro nazionale degli aiuti di Stato.
I controlli sull’effettiva spettanza del voucher digitalizzazione si faranno ancor più marcati per i progetti realizzati dalle imprese in unità produttive situate nelle Regioni in transizione e nelle Regioni meno sviluppate.
Ad esser sottoposto a verifica sarà anche:
- la corretta indicazione della dicitura nei titoli di spesa o pagamento riferita al Programma Operativo Nazionale “Imprese e competitività” 2014 – 2020 FESR;
- la corretta conservazione della documentazione giustificativa;
- la presenza di un sistema di contabilità separata o una codificazione contabile adeguata per tutte le operazioni relative all’intervento, ferme restando le norme contabili nazionali;
- il rispetto di quanto stabilito all’articolo 71 del regolamento (UE) n. 1303/2013 in tema di stabilità delle operazioni;
- la rispondenza agli obblighi di informazione e comunicazione previsti dall’Allegato XII al regolamento (UE) n. 1303/2013.