Il bando del voucher digitalizzazione è operativo fino al 9 febbraio 2018 e permette di ottenere un contributo a fondo fino al 50% della spesa ammissibile. M
Il voucher per la digitalizzazione prevede che ciascuna impresa, richiedente possa beneficiare di un contributo di importo non superiore a 10 mila euro, nella misura massima del 50% del totale delle spese ammissibili. L’ammontare del contributo ha destato molto interesse tra le imprese, ma i fondi a disposizione non sono moltissimi: 100 milioni di euro totali, già ripartiti per regione.
Come ricorda il Ministero sul proprio sito ufficiale, “nel caso in cui l’importo complessivo dei Voucher concedibili sia superiore all’ammontare delle risorse disponibili, il Ministero procede al riparto delle risorse in proporzione al fabbisogno derivante dalla concessione del Voucher da assegnare a ciascuna impresa beneficiaria”.
Tutte le imprese ammissibili alle agevolazioni concorrono al riparto, senza alcuna priorità connessa al momento della presentazione della domanda. Alla luce dell’elevato numero di imprese potenzialmente interessate a questo bando, è fortemente probabile che la percentuale destinata ad ogni singola azienda sia di molto inferiore al 50% stabilito dalla norma come quota massima.
Non esiste un ordine di priorità basato sull’ordine cronologico per l’assegnazione del contributo, così come non esistono altri criteri di valutazione per la costruzione di una graduatoria.
Il Ministero afferma che “le domande di agevolazione presentate nel periodo di apertura dello sportello sono considerate come pervenute nello stesso momento. Nel caso in cui le risorse disponibili a livello regionale non siano sufficienti a coprire le richieste pervenute da parte delle imprese è prevista una procedura di riparto delle risorse finanziarie in proporzione alle richieste delle imprese”. Il rischio che tale disposizione renda poco allettante la cosa per accedere al beneficio sembra concreto.
Si segnala a tal proposito che al 5 febbraio le domande inviate risultavano già oltre 31.500, rispetto ad un totale di oltre 56 mila domande aperte ancora da presentare.